Il piano di zona per la salute e il benessere sociale
Il Piano di zona per la salute e il benessere sociale è un documento di programmazione in area sociale, socio sanitaria e sanitaria territoriale, finalizzato ad integrare le competenze dei diversi attori, a comporre e ad armonizzare i diversi strumenti che incidono sullo stesso bacino territoriale.
Questo documento, di respiro triennale, sostituisce il Piano sociale di zona e, partendo dall'analisi dei bisogni del profilo di comunità, in coerenza con l'atto di indirizzo approvato dalla Conferenza territoriale socio sanitaria, declina distrettualmente gli obiettivi di benessere e salute e le priorità strategiche che si intende perseguire in maniera integrata nelle tre aree di intervento sopra richiamate.
La sfida per i distretti è stata impegnativa: non solo una nuova programmazione triennale ma una nuova ottica e un nuovo percorso necessariamente integrati sin dalle prime fasi.
Allargare la consultazione a tutti i soggetti operanti nelle aree sopra menzionate, mettere in rete i diversi progetti esistenti, capire quali siano le aree maggiormente bisognose o carenti sono solo alcuni degli elementi di riflessione approfonditi a livello locale.
Ufficio di piano distrettuale
Il nuovo Ufficio di piano è uno strumento tecnico di ambito distrettuale a supporto del Comitato di Distretto. Questo strumento, anche in attuazione della L.R. 2/2003 che agli articoli 10 e 57, stabilisce che i Comuni e le Aziende Usl individuino modelli organizzativi e gestionali per l'integrazione socio-sanitaria, è costituito attraverso una convenzione tra i Comuni dell'ambito distrettuale e l'Ausl.
Tale struttura tecnico-amministrativa integrata, di supporto ai livelli istituzionali, ricomprende funzioni già proprie dell'Ufficio di piano e svolge anche nuovi compiti
A. Supporto alla programmazione sociale e socio sanitaria
1. Attività istruttoria, di supporto all'elaborazione della programmazione in area sociale e sociosanitaria (Piano di zona distrettuale per la salute e per il benessere sociale, e Programmi attuativi annuali, comprensivi del Piano per la non autosufficienza)
2. attività di monitoraggio e valutazione della programmazione sociale e socio sanitaria (Piano di zona distrettuale per la salute e per il benessere sociale, e Programmi attuativi annuali, comprensivi del Piano per la non autosufficienza di cui al successivo punto B)
3. Attività di coordinamento e informazione per l'ambito distrettuale delle attività e delle iniziative regionali
4. attività di impulso, proposta, supporto tecnico e di istruttoria ai lavori e alle funzioni del Comitato di Distretto
5. attività istruttoria e di monitoraggio per la definizione di regolamenti distrettuali sull'accesso e sulla compartecipazione degli utenti alla spesa;
6. attività supporto allo sviluppo delle Aziende di Servizi alla Persona (ASP)
7. azioni di impulso e di verifica delle attività attuative della programmazione sociale e sociosanitaria, con particolare riferimento:
-
all’impiego delle risorse per l'attuazione in forma associata dei Programmi finalizzati, e per la gestione di alcuni servizi comuni, nella prospettiva dell'implementazione del Fondo sociale locale
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al presidio e promozione della realizzazione di progetti sociali e sociosanitari integrati anche con le altre politiche (es: funzione di raccordo per inserimento lavorativo disabili e fasce deboli, figura di sistema nell'area minori)
-
al raccordo e all’utilizzo delle rilevazioni sulla domanda e sull'offerta, anche con riferimento all'attività degli sportelli sociali
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alla definizione e gestione di percorsi di formazione comuni tra i servizi della zona
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al monitoraggio dell’andamento del benessere e della salute in riferimento alle diverse determinanti che incidono su di essi e agli indicatori previsti per le priorità della programmazione annuale
all’impiego delle risorse per l'attuazione in forma associata dei Programmi finalizzati, e per la gestione di alcuni servizi comuni, nella prospettiva dell'implementazione del Fondo sociale locale
al presidio e promozione della realizzazione di progetti sociali e sociosanitari integrati anche con le altre politiche (es: funzione di raccordo per inserimento lavorativo disabili e fasce deboli, figura di sistema nell'area minori)
al raccordo e all’utilizzo delle rilevazioni sulla domanda e sull'offerta, anche con riferimento all'attività degli sportelli sociali
alla definizione e gestione di percorsi di formazione comuni tra i servizi della zona
al monitoraggio dell’andamento del benessere e della salute in riferimento alle diverse determinanti che incidono su di essi e agli indicatori previsti per le priorità della programmazione annuale
B. Supporto al governo dell'integrazione socio-sanitaria
1. Istruttoria programmazione interventi integrati socio sanitari
- Accompagnamento e istruttoria programmi/attività integrate socio sanitarie
- Monitoraggio programmi/attività integrate socio sanitarie
2. Istruttoria programmazione Piano distrettuale non autosufficienza (comprendente gli interventi finanziati con il Fondo regionale non autosufficienza)
- Analisi fabbisogno distrettuale
- Analisi dati attività
- Programmazione attività e programmazione economica interventi afferenti il Frna
- Istruttoria percorsi accesso ai servizi sociali e socio sanitari
- Istruttoria organizzazione servizi socio sanitari distrettuali
3. Monitoraggio attività Piano distrettuale non autosufficienza
- Modalità di utilizzo delle risorse, monitoraggio e verifica in itinere dei risultati del Piano annuale per la non autosufficienza e dell'equilibrio del Fondo distrettuale per la non autosufficienza
- Istruttoria percorsi accesso ai servizi sociali e socio sanitari
- Istruttoria organizzazione servizi socio sanitari distrettuali
- Istruttoria monitoraggio e valutazione programmazione sociale e socio sanitaria
- Promozione e supporto ad azioni di integrazione e coordinamento delle professionalità e a livello organizzativo relativamente ai servizi sociali e sanitari
- Presidio delle funzioni di programmazione (pluriennale e annuale)
4. Regolazione e gestione della committenza servizi distrettuali non accreditati
- Lettura fabbisogno distrettuale
- Negoziazione soggetti gestori
- Predisposizione contratti di servizio
C. Supporto all'accreditamento
1. Istruttoria tecnica fabbisogno distrettuale servizi da accreditare
2. verifica della coerenza dei servizi e delle strutture da accreditare con la programmazione territoriale
3. attività di verifica tecnica documentale sulle domande di concessione di accreditamento e sul programma di adeguamento dell’organizzazione e della gestione del servizio.
4. Negoziazioni soggetti gestori
5. Individuazione tariffe
6. Percorso di accompagnamento dal transitorio/provvisorio al definitivo
7. Predisposizione atti di concessione accreditamento provvisorio/definitivo
8. Predisposizione contratti di servizio
9. Debito informativo verso Regione Emilia Romagna per monitoraggio accreditamento e Implementazione banca dati regionale– Anagrafe delle Strutture Accreditate
10. Attività di collaborazione/informazione con Organismo Tecnico in Ambito Provinciale (OTAP)
11. Attività di supporto ad iniziative di formazione rivolte ai soggetti gestori accreditati
Servizi accreditati / provvedimenti di conferma accreditamento
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